giovedì 24 maggio 2018

Hafez Haidar



Nato in Libano, candidato al Premio Nobel per la Pace, insegnante presso l’Università di Pavia, ha pubblicato numerosi libri e bestseller tra gli altri per Mondadori, Rizzoli, Piemme e Fabbri Editore, che gli sono valsi numerosissimi premi e riconoscimenti. La sua traduzione di Le mille e una notte ha suscitato l’interesse del mondo letterario. Da anni diffonde l’arte della narrativa e della saggistica nelle scuole e nelle università italiane ed estere. Per Imprimatur ha già pubblicato Lezioni di pace e curato Donne che urlano senza essere ascoltate, una raccolta di scritti di Khalil Gibran, con il quale ha vinto il Premio Juan Montalvo per la narrativa 2017. È presidente onorario del Premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli.




Nel 1219 San Francesco giunge alla presenza del Sultano d’Egitto

 che lo accoglie benevolmente.

Durante un banchetto, tra i due si accende una sfida avvincente 

per mostrare la grandezza di Dio

attraverso le più belle storie d’amore raccontate 

dallaBibbia, dal Vangelo e dal Corano
.
Da Isacco e Rebecca a Giacobbe e Rachele, da Davide e Betsabea a

Sansone e Dalila, da Giuseppe e i suoi fratelli ad Abramo e Sara, fino al 

bambino Gesù e Maometto e Maria.

Passione ed eros si intrecciano a tradimenti e avventure, mostrando 

come le tre grandi religioni monoteistiche

siano fortemente accomunate dalla celebrazione

dell’amore in ogni sua forma ed espressione.

Conclude la raccolta il Cantico dei Cantici, pura celebrazione dell’amore 

tra un uomo e una donna, della passione e dell’erotismo che origina 

comunque sempre da Dio.

Imprimatur Editore


martedì 15 maggio 2018

Fiorella Franchini



Giornalista pubblicista. Collabora con il quotidiano Il Denaro e pubblica con riviste e periodici specializzati tra cui Arte&arte, MardeiSargassi, Sussurri&Grida. Per oltre dieci anni è stata direttore editoriale del webmagazine napoliontheroad. Al romanzo d’esordio L’Orchidea Bianca (Il Girasole 1995) hanno fatto seguito I fuggiaschi di Lokrum ( Marotta 1998), Nanhai (Il Mezzogiorno editore 2002), I Fuochi di Atrani (Kairòs 2006) per i quali ha ricevuto importanti riconoscimenti in concorsi e premi letterari. Nel 2013 ha pubblicato undici interviste nell’antologia Donna è Anima (Savarese editore); nel 2014 il romanzo storico Korallion (Kairòs edizioni), nel 2018 Il Velo di Iside (edizioni Homo Scrivens). E’ membro della Giuria del Premio Letterario Tulliola-Renato Filippelli. Svolge attività di ufficio stampa, conduce incontri culturali, presentazioni letterarie e lezioni di giornalismo.
I Premio – V edizione“M: Grazia Bartalucci” – Roma ,II , 23^ edizione del Premio “S. Margherita Ligure”- Franco Delpino – Premio Internazionale “Città di Cava” –
Premio Lett. “La Cittadella” – Piombino ,II Premio – Concorso Europeo di Narrativa “Storie di Donne” – Salerno VIII edizione,III Premio“Città di Pompei” – 26.ma edizione e menzione d’onore – Premio Frontiera Onlus – Roma – VI edizione

Un amore proibito, una congiura contro roma e sullo sfondo i decumani di Neapolis, i templi di Puteoli e la poderosa flotta romana di Miseno.


Nel 77 d.C. Cassia Livilla, sacerdotessa di Iside, incontra il navarco della flotta di Miseno, Valerio Pollio Isidorus, e tra i due nasce un’attrazione intensa quanto sacrilega. A lui confida di avere udito a Puteoli alcuni stranieri progettare una strage di romani per il giorno del Navigium Isidis.
Ben presto le indagini del navarco condurranno al reale obiettivo. Non il popolo in festa per l’apertura della nuova stagione della navigazione ma una tragica, sanguinosa  umiliazione per l’immenso potere imperiale. I sentimenti sembrano soccombere all’odio e alla vendetta.
Una storia d’amore e d’avventura che unisce al fascino dell’età romana le suggestioni del vasto patrimonio archeologico di Napoli e dei Campi Flegrei.





"Si appartenevano, ancor prima che l’uno sapesse dell’altro.
Vederla fu amarla, amare solo lei, amarla per sempre."
Cassia Livilla, sacerdotessa di Iside, incontra nei decumani di Neapolis il il capo della flotta romana di Miseno, Valerio Pollio Isidorus. Aveva gli occhi gentili e dal colore diverso. 
Sulla guancia una cicatrice profonda......
Una congiura contro Roma e sullo sfondo i decumani di Neapolis, i templi di Puteoli e la poderosa flotta romana di Miseno.
Un amore proibito. "Anch’io ti amo tanto" gli aveva confessato ricambiando quel proibito bacio infinito.
Dall’intera flotta si levò un saluto che echeggiò in tutto il bacino e il cuore del comandante Valerio Pollio Isidoro si riempì di orgoglio e di malinconia. La Classis era sempre stata la sua ragione di vita, prima d’esser ferito dagli strali di Cupido......
Ai suoi ordini un’intera centuria, ottanta uomini che avrebbe condotto per mare e per terra fino alla lontana isola degli Albioni. Quegli uomini avrebbero lasciato famiglie e amici, eppure egli mai aveva pensato che potessero avere un’altra vita fuori dalla Schola.
Mai!!! Fino ad allora.



edizioni Homo Scrivens

giovedì 3 maggio 2018

Giulio Pomar




Palermitano, laureato con lode in Giurisprudenza, ha svolto la propria attività professionale al Banco di Sicilia.
Lasciato anticipatamente il lavoro
dopo l’ultima acquisizione della banca da parte di Unicredit mediante un accordo individuale, èstato coinvolto nella vicenda degli “esodati”, dalla quale si è affrancato alla fine del 2015.
Questo libro, che segue la pubblicazione nel 2016 della sua prima opera, Raccolta differenziata, simuove nel solco dell’impegno dell’autore per la definitiva e auspicabile soluzione della
problematica degli esodati.







POI CHE SUCCEDE? ARRIVA LA

FORNERO, COSÌ, SENZA NESSUN

PREAVVISO. E COME LA CINQUETTI

D’IMPROVVISO NON HO PIÙ L’ETÀ,

NON PER AMARE, QUELLA NESSUNO

ME LA TOGLIE, MA PER SOGNARE!



Con la riforma delle pensioni del 6 dicembre 2011, nota come “Fornero”,
 il governo Monti accollò
sul sistema pensionistico il peso preponderante dei sacrifici necessari a contrastare la grave crisi
economica abbattutasi sul Paese.
Il sensibile innalzamento dell’età pensionabile, l’abolizione delle pensioni di anzianità, l’aggancio
del diritto alle speranze di vita e il definitivo passaggio al sistema di calcolo contributivo
determinarono tuttavia, senza il supporto di un adeguato regime transitorio, un complesso di
indesiderati effetti collaterali – non ancora interamente risolti – tra i quali in primo luogo l’emergeredella problematica degli “esodati”, lavoratori che, ormai sulle soglie della pensione, avevano persoil lavoro o concordato con i loro datori le proprie dimissioni, rimanendo improvvisamente, per
l’entrata in vigore della riforma, senza più né stipendio né pensione.
Problematiche quali perdita del lavoro, difficoltà di reinserimento, emarginazione, insufficienzadegli strumenti di assistenza pubblica, lavoro nero e confronto generazionale e, più in generale, ilsensibile arretramento dello stato sociale rappresentano i principali temi affrontati da questaraccolta, ispirata alle storie delle vittime della riforma.
Una graffiante ma anche ironica e in alcuni casi lirica antologia alla Spoon River che non si
propone solo di sollecitare il pieno ripristino di diritti violati, ma rappresenta anche un monito per
evitare nel futuro il ripetersi di analoghi drammi.

Imprimatur Editore