Roberto Frigo
Libri e Autori
Libri in via di pubblicazione, in libreria, presentazioni. Autori ,notizie , foto, video
sabato 17 luglio 2021
martedì 28 gennaio 2020
Antonella Ferri
INTERVERRANNO:
- Antonella Ferri
- Francesca Testa (Frà Cabeza), vicepresidente Associazione Culturale "L'Anguilla"
- Vincenzo Villarosa, Sociologo, Redattore Mardeisargassi
mercoledì 4 dicembre 2019
3 ANNI MARDEISARGASSI 25 ANNI MINIMUM FAX
Buon
compleanno anguille!
invita
tutti gli amici e i lettori a unirsi ai membri della redazione per il
3° compleanno del giornale, una serata evento straordinaria tra
arte, letteratura e musica.
e
la nostra associazione per celebrare i 25 anni della casa editrice.
Ospite
d’eccezione,
autore di romanzi e poesie tradotti in tutto il mondo. Lettore
scenico per il teatro, Scarpa intratterrà gli ospiti con le
filastrocche del suo celebre libro “Una libellula di città”.
A
far da cornice, la musica degli
formazione acustica da molti anni presente sulla scena nazionale e
internazionale con il suo repertorio di melodie mediterranee.
Sarà
presente, inoltre, l’attivista
perché crediamo nei diritti civili e nella necessità di ribadirne
il valore ad
ogni occasione.
Appuntamento
per il 17 dicembre, ore 19.00, presso lo Slash
Plus.
Ingresso libero. La serata avrà scopo di raccolta fondi.
sabato 30 novembre 2019
lunedì 25 novembre 2019
Antonio Talia
Statale
106” è un viaggio di 104 chilometri su una strada a doppio senso,
stretta tra le acque del mar Jonio e le pendici dell’Aspromonte: il
percorso da Reggio a Siderno dura solo un’ora e mezza di auto, ma
dalla Calabria
si
ramifica attraverso cinque continenti e oltre quarant’anni di
crimini. Quello di Antonio Talia per minimum fax è un reportage
lucido e pieno di rabbia, un’immersione nel male che ha il sapore
della verità, da tutti conosciuto con il nome di ‘ndrangheta.
Già
presentato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid
e
il Teatro Franco Parenti di Milano
alla
presenza del Sindaco Beppe Sala,
“Statale 106” ha scelto
Mar dei
Sargassi
per raccontarsi Napoli
nel
corso di una serata-evento che vedrà protagonisti, tra gli altri, il
Primo Cittadino Luigi de Magistris, l’Assessore Alessandra Clemente
e lo scrittore-sceneggiatore Maurizio Braucci.
L’appuntamento
è per il 10 dicembre alle ore 17:45 presso il PAN Palazzo delle Arti
Napoli.
domenica 24 novembre 2019
Fondazione Premio Napoli
Ultimo
appuntamento, in Fondazione Premio Napoli, del ciclo di “Incontri
ravvicinati d’Autore” per il progetto procidano di Children’s
Literature «Il mondo salvato dai ragazzini», ideato
dall’Associazione culturale Kolibrì: martedì 26 novembre alle
17.30, ospite presso la sede di Palazzo Reale, lo scrittore,
educatore ambientale e narra(t)tore Luigi D’Elia, autore con lo
scrittore Francesco Niccolini e il disegnatore Simone Cortesi del
graphic-novel di formazione Aspettando il Vento (Becco Giallo
Edizioni). Dialogheranno con lui il Presidente della Fondazione
Domenico Ciruzzi, Paola Villani (Università Suor Orsola Benincasa) e
Donatella Trotta (Presidente Associazione culturale Kolibrì)
lunedì 4 novembre 2019
Antonella Ferri
Slash Plus
Napoli,via
Vincenzo Gemito,20
...Quando
ho avuto tra le mani il libro Diario
di bordo. Un anno di scuola in carcere nei pensieri di una prof e
degli studenti della classe accanto di
Antonella
Ferri,
nelle librerie grazie a Tullio
Pironti editore (2019),
ho pensato a un denso e articolato saggio a più voci intorno al
problema della devianza sociale e dell’educazione scolastica per
gli adulti
all’interno di un’istituzione totale
all’interno di un’istituzione totale
rappresentata
dall’universo carcerario.
Sin
dalle prime pagine, invece, mi sono accorto di trovarmi alle prese
con un’opera anomala, che sfugge alle usuali classificazioni
editoriali, perché vuole esprimere e far comprendere, più che
descrivere, la complessa e contraddittoria realtà delle storie di
vita da cui riprende i flussi
di coscienza raccolti
in
una forma letteraria più che saggistica...
Vincenzo
Villarosa - www.mardeisargassi.it
sabato 2 novembre 2019
Marco Perillo
Martedì
12 Novembre ore 18,00
Napoli
Libreria Feltrinelli piazza dei Martiri
Agnese Palumbo.
Letture
di Gianni Caputo
lunedì 28 ottobre 2019
mercoledì 23 ottobre 2019
mercoledì 9 ottobre 2019
Roberto Giardina
Vive dal 1986 in Germania, è corrispondente per «QN» («Il
Giorno», «Il Resto del Carlino», «La Nazione») e Italia Oggi e
ha seguito, giorno dopo giorno, gli avvenimenti lungo il Muro e
nell'Europa dell'est.È autore di diversi romanzi e saggi, tradotti
in Germania, Francia, Spagna. In Germania è uscito Guida per amare i
tedeschi, Anleitung die Deutschen zu lieben (Argon e Goldmann),
Complotto Reale (Bertelsmann), In difesa delle donne rosse (Argon),
Hundert Zeilen e Berlin liegt am Mittelmeer (Avinus Verlag).Il suo
dramma “C'era un muro” è andato in scena a Prato.
Il
13 agosto 1961 nacque il Muro che divise Berlino e il mondo, e prese
tutti di sorpresa. In realtà, tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Non si sarebbe tornati a morire per Berlino. Da quel giorno, si
iniziò a morire a Berlino.
La
storia del muro di Berlino è la storia della Guerra fredda, dalla
sconfitta del Terzo Reich, dal ‘45 a quasi la fine del XX secolo.
La barriera in cemento di pessima qualità tagliava una metropoli di
tre milioni di abitanti e come una cicatrice segnava il nostro mondo,
e ciascuno di noi.Ed è una storia di uomini e di donne, divisi dal
muro. Non solo a Berlino. Quanto a lungo resiste un amore se non ci
si può vedere? E una nazione, un popolo, rimane unito se è diviso
per quasi mezzo secolo? Persino la lingua lentamente cambiò al
momento del crollo nel 1989 già esisteva un vocabolario per
intendersi tra tedesco dell’Ovest e tedesco dell’Est. Parole
contaminate dal russo da una parte, dallo slang americano dall’altra.
Due parti separate dal muro che si allontanarono anche nel tempo.
Berlino Ovest era una vetrina della società opulenta e moderna.
Berlino Est imprigionata nel passato, agli anni Cinquanta,
silenziosa, respirava un’altra aria, impregnata di carbone e di
benzina mal raffinata. Nel libro si parla molto di spie, di uomini e
donne che tradivano, giocavano su due fronti, per amore, per denaro,
per vendetta o rivalsa, spesso non sapevano neanche loro il perché.
Era la condizione in cui si viveva, costretti ogni giorno a dover
compiere una scelta. Se la scelta era impossibile, si cadeva in
trappola.
Diarkos Editore
martedì 24 settembre 2019
venerdì 20 settembre 2019
Isaia Sales
Isaia
Sales
dialoga
con
Gianfranco
Nappi
Direttore
rivista Infiniti Mondi
Raimondo
Vadilonga
Avvocato
partecipano
Fulvio
Frattasio
Pres.C.S.
“G. La Pira San Giorgio a C.
Antonio
Daniele
Pres.Ass.
La Città Flegrea – Pozzuoli
Modera
Ciro
Biondi
Giornalista
24
Settembre ore 17,00
Complesso
Turistico Agave
Pozzuoli
lunedì 26 agosto 2019
Christopher Legrady
Christopher
Legrady
da
ragazzo sognava di essere molte cose, ma di certo non uno scrittore.
Sin
dai tempi della scuola è sempre stato un tipo con la testa tra le
nuvole, sempre a sognare ad occhi aperti e costruire mondi
impossibili nella sua mente. Conclusi gli studi si è ritrovato a
guardare di più se stesso e a scoprire una passione che lui stesso
non aveva capito di avere finché, quasi per gioco, non si è messo
alla scrivania con carta e penna e ha cercato di rendere un po’ più
reale ciò che viveva solo nella sua testa. Ora ha venticinque anni e
vive a Budapest, in Ungheria.
Il
cielo limpido e luminoso, Raech ed Ashlee della specie dei cinerei,
stanno volando sopra la foresta. L’improvvisa carenza di animali e
la scoperta di un attacco degli umani a un loro villaggio, li mette
in allarme. Forti e impavidi decideranno insieme ad altri cinque
amici di specie diverse di scoprire cosa sta succedendo. Raech,
Ashlee, Jessie, Elizabeth, Tommy, Max e Sarah scopriranno villaggi
distrutti e nuovi robot creati dagli umani. Lotteranno contro belve
feroci. L’autore ci trasporta in un mondo straziato a metà: da un
lato la foresta verde e lussureggiante abitata dai cinerei, dagli
erborei, dagli acquatici e dai nocturni e dall’altro la foresta di
pietra e metallo degli umani. Un romanzo di genere, avvincente e
avventuroso, un viaggio alla scoperta di se stessi, oscuro e
rivelatore. Un’opera visionaria in cui si affronta soprattutto un
grande tema:
la paura dell’altro, del diverso.
Le
sembrava quasi che dicessero: Siamo i soli degni di esistere”.
“Si
chiese come facessero gli umani a vivere isolandosi dal mondo in quel
modo: allontanavano tutto e tutti con la violenza, per poi barricarsi
dietro a quelle alte mura. L’unica cosa per cui c’era spazio
erano essi stessi. Lo trovava un atteggiamento
egoista e vanitoso.
Europa
Edizioni
giovedì 27 giugno 2019
Cristina Penco
L'autrice Cristina Penco, genovese classe 1980 è laureata in Scienze della Comunicazione all’Università
di Bologna. Dal 2006 vive a Milano. Giornalista professionista
collabora come freelance con testate nazionali come «Lei Style» e
«Vero», spaziando dal mondo delle celebrities all’intrattenimento,
fino a costume e società. Ha lavorato nella redazione televisiva di
Detto Fatto di Raidue. Si è occupata anche di imprenditoria,
management e leadership. Negli ultimi anni si è appassionata sempre
di più alla storia e alle vicende delle famiglie reali europee, in
particolare a quella inglese.
Era
un'attrice affermata, ha mollato la recitazione per vivere il sogno:
sposare il principe Harry. Ma a corte non è tutto semplice:
l'etichetta, la tradizione millenaria, l'attenzione – a volte
eccessiva – delle cronache rosa possono essere soffocanti. Meghan,
però, non si lascia schiacciare, il suo obiettivo è quello di
cambiare, col suo comportamento spontaneo, certe regole vetuste. Il
libro “Meghan Markle, la duchessa ribelle”, racconta le
vicissitudini della nuova duchessa di Sussex
“Anche
le donne adulte sognano il principe e vivono nella fantasia delle
fiabe come da bambine”. Sono le parole di Meghan Markle, scritte
sul suo blog in occasione del matrimonio di William e Kate, quando la
giovane attrice non immaginava nemmeno che sarebbe diventata la
moglie di Harry. Invece a volte le strade delle vita si incrociano in
maniera inaspettata, trasformando in realtà quello che nemmeno si
osava sperare.
Ma
se il matrimonio con Harry ha cambiato la vita a Meghan, anche lei ha
mutato diverse dinamiche in casa Windsor. A raccontare la
'rivoluzione' portata dall'attrice americana nell'ingessata monarchia
britannica è Cristina Penco.
edito
da Diarkos.
lunedì 17 giugno 2019
Aldo A.Mola
Ha dedicato mezzo secolo allo studio di
Giolitti.
Contitolare della Cattedra Théodore Verhaegen di Bruxelles, è il più autorevole storico della massoneria in Italia e ha scritto numerose
biografie, oltre a opere sulla monarchia in Italia, l’unificazione nazionale, la crisi del 1922 e sul Referendum monarchia-repubblica del
2-3 giugno 1946. Dal 1982 collabora con l’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e con l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici (Napoli). Oltre a dirigere l’Associazione di studi storici
Giovanni Giolitti (www.giovannigiolitticavour.it),
Contitolare della Cattedra Théodore Verhaegen di Bruxelles, è il più autorevole storico della massoneria in Italia e ha scritto numerose
biografie, oltre a opere sulla monarchia in Italia, l’unificazione nazionale, la crisi del 1922 e sul Referendum monarchia-repubblica del
2-3 giugno 1946. Dal 1982 collabora con l’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito e con l’Istituto italiano per gli Studi Filosofici (Napoli). Oltre a dirigere l’Associazione di studi storici
Giovanni Giolitti (www.giovannigiolitticavour.it),
presiede il Comitato scientifico del mensile «Storia in Rete».
Dal 1980 è Medaglia d’Oro per la Scuola, la Cultura e la
Scienza. Gli sono stati conferiti
il Premio presidenza del Consiglio dei ministri (2003) e la Targa
d’Argento del Presidente della Repubblica (2005). Nel 2017 ha concorso
alla traslazione delle Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina
Elena nel Santuario-Basilica di Vicoforte, in provincia di Cuneo
il Premio presidenza del Consiglio dei ministri (2003) e la Targa
d’Argento del Presidente della Repubblica (2005). Nel 2017 ha concorso
alla traslazione delle Salme di Vittorio Emanuele III e della Regina
Elena nel Santuario-Basilica di Vicoforte, in provincia di Cuneo
Ha
cercato di evitare l'intervento dell'Italia nella Prima
guerra
mondiale e ha capito il pericolo del fascismo sin dall'inizio della sua
affermazione, nel 1922.
mondiale e ha capito il pericolo del fascismo sin dall'inizio della sua
affermazione, nel 1922.
Il
saggio ricostruisce in modo dettagliato la figura di
Giolitti partendo
proprio dall'ultimo atto, la sua uscita di scena corrispondente
all'ingresso nel panorama politico-istituzionale di Benito
Mussolini.
Da lì, viene poi ripercorsa la straordinaria carriera politica
di Giolitti, che fu cinque volte presidente del Consiglio
dei ministri
tra il 1892 e il 1921. Deputato dal 1882 alla morte, ministro
del
Tesoro e delle Finanze (1889-1891) nel governo presieduto
da Francesco
Crispi, e dell’Interno in quello guidato da Giuseppe
Zanardelli
(1901-1903) fu il motore della svolta liberale di inizio Novecento
e delle grandi riforme politiche, economiche e sociali
che affermarono
l’Italia tra le grandi potenze. Tra le sue principali
riforme,
si ricorda il varo del diritto di voto universale
maschile (1912-1913).
Nel 1914 tentò di scongiurare il coinvolgimento dell’Italia nella
Grande guerra: aveva capito che l'intervento bellico non
avrebbe giovato
alla nazione. Avrebbe richiesto un tributo enorme di vite e risorse
e sarebbe stato devastante per gli equilibri interni
e internazionali.
Monarchico,
liberale e democratico, non vide di buon occhio l'avvento
del
fascismo e nel 1924 votò contro il governo Mussolini.
“Chiunque
avesse
voluto un vero progresso – si legge nel libro di Mola –
avrebbe
dunque
dovuto puntare non sul Mussolini al volante di un bolide fermo,
in
cerca d’un futuro ignoto a lui medesimo, ma sullo Statista solido
e
pacato,
consapevole di sé e dei problemi in campo”. Cioè su Giolitti,
che
legò il nome alla stagione più fiorente del Novecento: l’ultima
di
vera
e piena indipendenza dell’Italia.
Rimane
insuperato statista della Nuova Italia.
Rusconi
Editore
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