martedì 16 ottobre 2018

Marco Perillo




Napoletano, giornalista, poeta, autore di romanzi e racconti, saggi e testi teatrali.Laureato in Lingue e Letterature dell’Europa e delle Americhe.Ha conseguito a Torino il Master in Tecniche della Narrazione della Scuola Holden di Alessandro Baricco. Vanta esperienze in ambito teatrale e oggi è redattore del quotidiano Il Mattino di Napoli. 






Misteri irrisolti, curiosità e leggende di oltre duemila anni vissuti all’ombra del Vesuvio





Da Mercoledi 18 Ottobre in libreria

Napoli è spesso descritta come la “città velata”: un enigma da svelare e nel quale le storie di una millenaria civiltà sono un pozzo senza fondo, al quale attingere senza mai saziare la sete di conoscenza. Per quanto possiamo applicarci, quel velo non riusciremo mai a toglierlo e i segreti di questa città-mondo resteranno senza spiegazione. «Napoli è il mistero della vita, bene e male si confondono, comunque pulsano», sosteneva un artista come Lucio Dalla, conoscitore e amante della città. Questo libro è un invito a un viaggio tra le storie meno conosciute, forse dimenticate, secondarie ma non troppo, di oltre duemila e cinquecento anni vissuti all ombra del Vesuvio. Alla fine di questo excursus lungo strade alternative, vicoli del tempo meno battuti ma non per questo meno affascinanti, sarà possibile comprendere meglio quella che è stata la Storia ufficiale della città e cogliere qualche aspetto non meno importante che ancora sfugge a chiunque ammiri questo luogo fuori dal comune.


Tra le storie napoletane più suggestive e nascoste:

Sant’Aspreno e l’“invenzione” dell’aspirina
Agrippino, quel primo patrono dimenticato
Arnaldo da Villanova e il Graal
All’ombra del Vesuvio
Maria di Durazzo stuprata e vendicatrice
Tirinella e Alvise, i Paolo e Francesca napoletani
Mastro Nicola e lo sdoganamento della pizza

Il figlio del re eliminato da Cesare Borgia
Orge e delitti nel convento maledetto
Simboli occulti a san Domenico maggiore
I vampiri all’ombra del Vesuvio
Il re lazzarone e la licenziosa Lady Goudar
I segreti dell’ordine osirideo egizio
Picasso, Stravinskij e la bravata
In galleria Umberto
L’Olocausto e il terribile destino del piccolo Sergio
Se le mummie aragonesi svelano tumori e altre patologie
La città delle identità celate: Banksy, Ferrante, Liberato



Newton Compton Editori

martedì 9 ottobre 2018

Paolo Miggiano



Nato a Minervino di Lecce, classe 1954. Laureato in Scienze dell’Investigazione, con un master in “Criminologia” e in “Valorizzazione e gestione dei beni confiscati alle mafie”, è giornalista pubblicista. Per molti anni elicotterista della Polizia di Stato. Già membro della Direzione Nazionale di CittadinanzAttiva Onlus e degli Organismi di rappresentanza dei lavoratori della Polizia di Stato. È stato coordinatore e responsabile dei progetti editoriali della Fondazione Pol.i.s., con la quale tutt’ora collabora. Tra i suoi libri: Morire a Procida (la Meridiana); I nuovi modelli di sicurezza urbana (Arac- ne); Qualcun altro bussò alla porta (Spot-zone); A testa alta (Di Giro- lamo Editore) – Premio Giancarlo Siani 2012; Premio Tulliola Filip- pelli 2014; Premio Fortuna 2017; Ali spezzate (Di Girolamo Editore) – Premio Nabokov 2015; Premio Nicola Zingarelli 2015; Premio Tulliola – Renato Filippelli 2015 – 2016; Premio Gran Prix 2016; Pre- mio Medusa Aurea 2015 – 2016; Premio San (Remo) Amatori 2016; Premio Nazionale per la Legalità e la Sicurezza Pubblica 2016; Premio “Fortuna Dautore” 2015; Premio l’Iride 2016; Premio Essere donna oggi 2016; Premio L’Arcobaleno Napoletano 2016; Premio Sal- vatore Quasimodo 2016; Premio Città del Galateo 2017; PNIN – Antologia AA. VV. (Tra le righe libri) – Premio Nabokov 2016; La guerra di Dario (Tra le righe libri) – Premio Nabokov 2017; Fuori tutto, AA. VV. (L’Erudita).


Di solito, quando un lavoro di scrittura è terminato, si scrive FINE. Qui, no! Qui termino il mio racconto di un viaggio emozionante. Ora tocca ad altri proseguire. Scrivere altre parole. Cogliere altre emozioni. Qui l’imperativo è continuare a percorrere le strade della Méhari. Proseguire il viaggio. Non fermarsi. Non fermarsi neanche davanti ai dubbi e alle zone d’ombra. Continuare a diradare le nubi, a cercare la verità. Non importa chi sale su questa spiaggina. L’importante è che chi metterà le mani su questo sterzo, le metta con la consapevolezza di far camminare un messaggio,la passione di un’idea. 
                   Un’idea di libertà.Buon viaggio sulle strade della Méhari, 
                           l’automobile che neanche la mafia ha fermato.
CONTINUA
NA K14414. Le strade della Mèhari di Giancarlo Siani”, il nuovo saggio non-fiction di Paolo Miggiano, pubblicato dalla Alessandro Polidoro Editore, con in quarta di copertina un generoso e sincero richiamo alla partecipazione scritto da Roberto Saviano,è in tutte le librerie da maggio di quest'anno.
E' la storia di un viaggio molto particolare. Quello della Citroën Méhari appartenuta a Giancarlo Siani, il cronista del quotidiano “Il Mattino” di Napoli, ucciso dalla camorra, proprio a bordo della sua “spiaggina”, il 23 settembre 1985. Un viaggio iniziato, o forse sarebbe meglio dire ripreso, il 23 settembre 2013, 28 anni dopo l'omicidio del giovane giornalista. Quel giorno la Mehari fece il percorso che avrebbe dovuto compiere il 24 settembre 1985, se la “camorra nostra”, violenta e brutale, non avesse posto fine all'esistenza di Giancarlo: dal Vomero, dove il cronista abitava, fino a via Chiatamone, presso la sede del quotidiano “Il Mattino”, il giornale per il quale Giancarlo, ancora “abusivo”, scriveva da anni e raccontava fatti di camorra e non solo.
Sono trascorsi ormai cinque anni dal 23 settembre 2013 e la Mehari, rimessa in moto quel giorno da Roberto Saviano, ha attraversato, come documentato con dovizia di particolari in questo libro, numerose strade: da Napoli a Roma, con tappe alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, fino a Bruxelles, al Parlamento Europeo. E poi un lungo percorso per le strade dell'Emilia Romagna, del Lazio, della Calabria. E tanto altro ancora.Su questa ormai gloriosa auto viaggiano la memoria di Giancarlo Siani, quella delle vittime innocenti di criminalità, dei giornalisti uccisi e minacciati da mafie e terrorismo e tante altre storie di legalità e coraggio.Paolo Miggiano ci racconta non solo la cronaca del viaggio della Mehari di Giancarlo Siani di questi ultimi cinque anni, ma soprattutto il senso, il suo essere portatrice di istanze finalizzate a una reale, concreta ed equa tutela giuridica di tutte le vittime dei reati, secondo quanto prescrive la normativa europea, e il suo essere simbolo della libertà di stampa, soprattutto in una fase delicata come quella che stiamo vivendo.Il viaggio della Mehari cattura e rapisce perché racconta storie di persone normali, che la ferocia del crimine ha reso eccezionali loro malgrado. E perché evidenzia quanto sia fondamentale proseguire senza soluzione di continuità l'impegno nella lotta alle mafie, attraverso il coinvolgimento sinergico diistituzioni, associazioni e cittadini. Di tutti. Nessuno escluso.


Alessandro Polidoro Editore


domenica 7 ottobre 2018

Fabio Carta


Nato a Roma nel 1975, appassionato di fantascienza ma anche dei classici della letteratura, come i romanzi del ciclo bretone e cavallereschi in generale; laureato in Scienze Politiche con indirizzo storico, ha sviluppato uno spiccato interesse per le convulse vicende che dall'evo moderno alla contemporaneità hanno visto le evoluzioni, gli incontri e gli scontri tra i popoli e le culture.
Ha esordito nel 2015 pubblicando il primo volume della saga fantascientifica "Arma Infero" con la Inspired Digital Publishing che a oggi conta tre romanzi: Il Mastro di Forgia nel 2015, I Cieli di Muareb nel 2016 ed Il Risveglio del Pagan nel 2018. Per la Delos Digital ha scritto poi un racconto lungo intitolato "Megalomachia" unitamente alla finalista del premio Urania 2016, Emanuela Valentini, della cui amicizia si fregia come una medaglia. Ha avuto inoltre l'onore di partecipare con diverse, importanti firme della fantascienza italiana – tra cui Dario Tonani, il pluripremiato autore di Cronache di Mondo9 – all'iniziativa "Penny Steampunk" del 2016 da cui è nato un volume di racconti fantastico weird a tema steampunk a cura di Roberto Cera (ed. Vaporosamente). Infine ha pubblicato nel 2017 il romanzo cyberpunk "Ambrose" per i tipi di Scatole Parlanti.


Il Martire Tiranno era venuto per salvarci, noi poveri, miserrimi sconnessi;
e non si sarebbe fermato davanti a nulla.
Ci avrebbe redento, tutti quanti.
O tutti quanti saremmo morti.”



I tempi della cavalleria di Dragan sono finiti, le sue ultime vestigia seppellite dalle ceneri radioattive di una guerra infinita.


Il logoramento in trincea è quanto resta al glorioso esercito della Falange, la desolazione di una nazione distrutta è ciò che accoglie al ritorno Lakon e Karan.

Nell'agonia di un'umanità contaminata nel corpo e nella mente, esiste solo un modo per ribaltare lo stallo della guerra civile e ridare slancio alla santa corsa alle stelle, verso lo spazio, dove la salvazione attende i fedeli del Martire Tiranno.

Ma il valore dei nuovi ulani volanti non può bastare: solo l'antico potere nascosto dello zodion può riuscirvi. 
Lakon lo sa.

È finalmente giunto il tempo che il Pagan si risvegli.

Editore Inspired Digital Publishing 

venerdì 5 ottobre 2018

Maria Bossa



Laureata a Padova in psicologia clinica, psicoterapeuta ad orientamento junghiano, vive e lavora a Trieste.
Si è specializzata in tecniche di gruppo e come psicodrammatista ha approfondito l' ipnosi clinica in terapia individuale e la terapia sistemica per la coppia, la famiglia, le dinamiche aziendali, attraverso gruppi di costellazioni strutturali e familiari. E' stata Cultrice di Psicologia Dinamica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste Relatrice in numerosi convegni ha scritto articoli sull'interpretazione dei sogni, sull'energia psichica, sulle dinamiche sociali e familiari.
Collabora con L'accademia Musical Theatre di Trieste. Conduce presso Radioattività-Trieste una trasmissione radiofonica :LIBERA-MENTE ed è fondatrice del Centro Diffusione Psicologia DIAPASON


Questo libro pone in evidenza un nuovo modo di considerare il sogno e di interpretarlo nella pratica clinica della psicoterapia.
L'autrice propone una personale TEORIA DEL SOGNO  che permette di monitorare lo stato della dimensione psicologica della persona a seconda dello stadio evolutivo in cui si trova. 
Sono evidenziate e distinte tre tipologie di sogni, durante il percorso terapeutico: Il sogno di fase iniziale, con caratteristiche diagnostiche e prognostiche dello stato psichico , il sogno della fase centrale, caratteristico di un momento di rielaborazione delle problematiche esistenziali e del processo di individuazione della persona, ed il sogno della fase finale della terapia in cui emergono consapevolezza e capacità di riferirsi in modo costruttivo rispetto il mondo esterno. Secondo una modalità narrativa vengono affrontati una trentina di casi clinici ed esposti ed interpretati più di 100 sogni.
Inoltre il libro affronta una parte teorica e storica della psicologia del sogno ed anche una parte descrittiva e simbolica dei vari contenuti del sogno.
L’approccio interpretativo segue l’impostazione psicodinamica, che fa riferimento a ai modelli teorici ed alle loro tecniche di intervento, sfruttandone la sinergia in relazione allo specifico caso clinico.


Casa Editrice EDRA - Milano

mercoledì 3 ottobre 2018

Pier Paolo Dal Monte


Pier Paolo Dal Monte,Chirurgo, già autore di numerose pubblicazioni scientifiche e coautore di libri di argomento chirurgico e di bioetica, è membro del Consiglio direttivo della Fondazione Chirurgo e Cittadino. Editorialista del blog de «il Fatto Quotidiano», ha pubblicato nel 2013: L’allucinazione della modernità. Scrive sul blog ilvelodimaya.org.

Il Pedante, noto Blogger "misterioso"  coautore del libro Immunità di legge - i vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza



Una lucida e preoccupata analisi dell’uso distorsivo e improprio della scienza fatto da alcuni esperti nella recente querelle esplosa a proposito della obbligatorietà delle vaccinazioni imposta con decreto legge”
(Dalla prefazione di Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Bologna)

Il 7 giugno 2017 è entrato in vigore il “decreto vaccini” che ha reso obbligatorie dodici vaccinazioni per l’età pediatrica (poi ridotte a dieci), pena l’esclusione dagli asili e sanzioni pecuniarie per igenitori.
Il decreto è stato emesso sull’onda dell’allarme seguito al calo delle vaccinazioni, di alcuni decessi causati dal morbillo e della crescente esposizione mediatica dei cosiddetti “no-vax”. Ma l’allarme era giustificato in quelle proporzioni?
Già prima del provvedimento, a non vaccinare i propri figli era una sparuta minoranza e le malattie più gravi contro cui ci si vaccina erano sparite nel nostro Paese.
Intervenire estendendo e rinforzando l’obbligatorietà è stata la scelta giusta? E costringere i medici ad accettare senza condizioni il nuovo calendario vaccinale, anche con la minaccia della radiazione, ha giovato all’autorevolezza e all’indipendenza della professione sanitaria?
Che cosa implicano, dal punto di vista etico e politico, queste imposizioni?
Portando l’analisi dalla situazione italiana a quella internazionale dei mercati farmaceutici e della regolazione, gli autori denunciano la tendenza a ridurre la complessità e l’evoluzione delle conoscenze scientifiche a verità dogmatiche con cui dividere, discriminare e governare la società.

Nel caso dei vaccini e della salute, come già in quello dell’economia e delle politiche contemporanee in generale, la presunta natura “tecnica” e “inevitabile” delle decisioni erode sempre più pericolosamente gli spazi della democrazia.
Imprimatur Editore