mercoledì 12 aprile 2017

Roberto Mingoia



Classe 1978, imprenditore, scrittore, poeta, illustratore di libri per bambini
Sardo di nascita, vive a Cagliari ma con un cuore diviso a metà con la Sicilia, terra d'origine del nonno.

Nel 2015 ha pubblicato Spirito della terra, Rocco e la Biblioteca Magica e Stupidario del Gioco
Nal 2016 Il Commissario Casu, Il Commissario Casu e il killer della stella, Il Commissario del Tamigi e
Maccheroni Connection





Scrivere è la mia più grande passione, di giorno scrivo e di notte sogno di scrivere



Maccheroni Connection è ambientato a Ogghiularu, un paese immaginario della Sicilia dove la criminalità e il male hanno preso il sopravvento. Camorra, mafia russa e l'immancabile Cosa Nostra, rappresentata dalla potente famiglia dei Cammareri, sono i protagonisti delle scorribande che turbano la tranquillità di questo luogo idilliaco abitato da onesti contadini e pastori. Un delinquentello appena uscito di prigione, Francesco Spina, nel tentativo di scampare all'inseguimento di alcuni spietati gangster a cui ha pestato i piedi prenderà il posto del maresciallo Luca Pappalardo appena arrivato in paese per fare regnare l'ordine e la disciplina ma morto fortuitamente in una rissa da bar.


Imprimatur Editore
Promozione e distribuzione Rizzoli

lunedì 3 aprile 2017

Rosanna Bazzano


Mediterranea in ogni suo sentire, è nata a Floridia (SR), vive e gestisce un Caffè letterario a  Napoli, e ha un pezzetto di cuore a Ermioni, in Grecia.
Per quattro edizioni dal 2005 al 2008 viene insignita del Premio Internazionale alla cultura
per la poesia del trofeo Medusa Aurea bandito dall’Accademia Internazionale d’ Arte Moderna di Roma. Nel 2009 vince il premio nazionale Il Fiore e le viene assegnato il Premio Gilda Mignonette per aver dato lustro alla cultura napoletana. In vernacolo vince nel 2006 e nel 2009 il Premio Carmine Capasso di Napoli. Per la prosa ha vinto con due racconti brevi il premio letterario La mia pagina nel 1991 e il concorso bandito dall’ Associazione A.L.I. Penna d’autore, di Torino nel 2005, finalista in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali è presente in numerose antologie.
Nel 2009 pubblica, autoprodotto, "L’Olivo Saraceno".
Del 2012 è "Lune d'agosto" ,  Intra Moenia edizioni Sempre del 2012 è la favola poetica "Gelsomina e il pupazzo di neve", Iemme edizioni.
Ancora nel 2012 il libro di ricette filastroccate per bambini “Il Mangiarime”, Iemme edizioni, su ricette della chef stellata Rosanna Marziale.
Nel 2013 esce “Il nuovo Mangiarime”, Iemme edizioni, ancora con ricette della Marziale.
Nel 2014, Incontrati a Caserta, cinque poeti campani e un editore svizzero, ed. alla chiara fonte, Lugano


Il nuovo mangiarime intende fornire uno strumento educativo e di 

intrattenimento alternativo ai giochi elettronici e creare un momento di 

aggregazione sociale.

Genitori e figli che lavorano insieme ad un progetto, nella fattispecie la 

realizzazione di un piatto e che alla fine ne condividono i risultati in 

modo piacevole.

Idea di ricette per bimbi
Ovetto pulcino
Uovo sodo con occhietti fatti di olive e pomodoro, nasino e zampine di carota
Babbo natale
Mozzarella grande sotto  e testa con bocconcino. pomodoro svuotato appena inciso al centro per giacca, occhi di olive nere, bocca di pomodoro e bottoni giacca olive bianche
Bastoncini di pesce
Bastoncini di salmone tagliati come i bastoncini findus però con una panatura di fiocchi di mais tostati
Fritto con pistacchi
Uovo sodo passato nel tuorlo e nei pistacchi tritati e poi fritto
Rotelle colorate
Ruote di pasta con quadrucci di verdure colorate e tocchetti di grana padano
Polpette sorpresa
Polpettina classica al sugo con al centro una patatina novella, con uno stik al centro può essere mangiata anche a mò di bombolone
Barchetta con farfalline
Barchetta di bambù con farfalline al sugo guarnite con piccole polpettine

Iemme Edizioni
in tutte le librerie



sabato 1 aprile 2017

Domenico De Masi

Professore emerito di Sociologia del Lavoro presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
E' stato preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma
Ha fondato ed è stato presidente della SIT, Società Italiana per il Telelavoro.
Ha fondato la S3-Studium, Scuola di Specializzazione in Scienze Organizzative di cui ora è stato direttore scientifico.
E’ stato manager e dirigente d’azienda (Finsider, CMF-Costruzioni Metalliche Finsider, Ifap-Centro Iri per lo studio delle funzioni direttive aziendali).
Past-presidente di In/Arch, Istituto Nazionale Architettura.
Past-president nazionale dell’AIF, Associazione Italiana Formatori.
Oltre che all’insegnamento universitario, si è dedicato alla formazione e alla ricerca socio-organizzativa.

Un saggio iconoclasta contro i disastri del neoliberismo e i guasti della disoccupazione.
Una chiamata alle armi di tutti i disoccupati che non hanno nulla da perdere al di fuori della loro depressione

In Italia sono 3 milioni, in Europa 26 milioni, nel mondo 197 milioni. Ormai non esiste famiglia dove non ci sia un figlio, un parente o un amico disoccupato. Spesso se ne parla come di uno scapestrato, abbassando la voce per non farsi sentire dagli estranei, e sospettando che, sotto sotto, si tratti di un fannullone, magari choosy. Così l’esercito dei disoccupati cresce di giorno in giorno, ingrossato dalla globalizzazione e dal progresso tecnologico, umiliato da una società che ripone nel lavoro la fonte del benessere ma poi lo nega a un numero crescente di incolpevoli e poi li induce a vergognarsene per tramutare la rabbia in rassegnazione e garantire tranquillità al sistema.
Con questa violenza della calma, l’economia neo-liberale sottopone i disoccupati a una doccia scozzese di piccole speranze e piccole disperazioni con cui viene resa ineluttabile e accettata la loro massiccia esclusione dal mondo dei produttori, pur restando ammessi nel mondo dei consumatori.
Tutte le soluzioni sperimentate finora, compreso voucher e jobs act, celano l’intento subdolo di ampliare a dismisura un esercito industriale di riserva professionalizzato, docile, disponibile a entrare e uscire dal mondo del lavoro secondo le fluttuazioni capricciose del mercato.
Ma se i padroni della potenza sono ricchi di soldi e poveri di tempo, il disoccupato è padrone assoluto di se stesso in un vuoto tutto da riempire. La sfida sta nel riempirlo di cose da apprendere e insegnare, informazioni da catturare e distribuire, emozioni da nutrire e dare in nutrimento. Perché, se la società è così arida da non spezzare equa- mente il pane del lavoro, tuttavia è colma di lacune da colmare, ignoranze da diradare, fragilità da curare. Tutto un vasto e salvifico programma che solo i disoccupati possono mettere in forma.
Ad essi questo libro propone un pacchetto coordinato di azioni concrete non per conquistare, lottando con le unghie e con i denti, un posto di ultima fila nel mercato del lavoro industriale, ma per sedere in prima fila nella cabina di regia che pilota la società postindustriale verso approdi sempre meno infelici.  
Il pacchetto contiene un nuovo modello di convivenza dove il progresso tecnologico è benvenuto e incentivato, l’accesso all’università è universale, il lavoro viene via via ripartito tra tutti coloro che ne hanno bisogno, il reddito di cittadinanza assicura a tutti un minimo di dignità, i dati sull’occupazione sono tempestivi, esaurienti e affidabili, una piattaforma informatica consente a tutti i disoccupati di interconnettersi in tempo reale, la crescita economica non avviene a scapito della crescita personale e sociale, lavorare gratis è mille volte meglio che non lavorare affatto.

Rizzoli Editore
in tutte le librerie