giovedì 29 giugno 2017

Lorenzo Fiorito




Critico letterario e musicale, dottore di ricerca, insegna lingua e linguistica inglese all’università.
Vice presidente nazionale ASSO CORCE e Classical Music and Opera Reviewer presso Bachtrack Musica Opera World



Scrive di se stesso: 
Stenografò la vita e qualche volta / non perse tempo
a ricopiarla in bella

Evidenze è l’esordio poetico di Lorenzo Fiorito, una raccolta di versi la cui gestazione ha impegnato l’autore in un lungo e intenso cammino umano e intellettuale.
Facendo propria e rielaborando la grande lezione della poesia italiana del ’900, dall’ermetismo a Sandro Penna e oltre, i componimenti di Fiorito, “rapsodo dell’inquietudine dello spirito”, rivelano una potente fascinazione lirica che si palesa “attraverso stimmate poetiche singolarmente esistenziali, amaramente vive”.
Le poesie di Evidenze si configurano come una esperienza letteraria preziosa e matura, le cui coordinate, i temi e le soluzioni stilistiche ci offrono una delle voci più interessanti dell’attuale panorama poetico nazionale.

Diana Edizioni






lunedì 19 giugno 2017

Alessio Postiglione e Massimiliano Boccolini



Alessio Postiglione, Giornalista Professionista, docente e esperto di comunicazione politica. Opinionista per La Repubblica Napoli, Huffighton Post. Ha scritto per Europa, Terra, L'Espresso, Il Mattino.
E' research allo European University Institute e docente all'Università Luiss.
Addetto stampa, consulente e campaign manager per numerosi politici al Parlamento italiano e Europeo. Nel 2016 ha pubblicato The extreme right in Europe (Bruytant)





Massimiliano Boccolini, Giornalista Professionista per Agenzia Nova. Ha lavorato per le Agenzie AKI Adnkronos e Apcom, per SKY TG 24. Bbc,France 24, Al Jazeera. Libero,Roma. Ha vinto il Premio Internazionale Ischia per il giornalismo 2010 e Premio Mare Nostrum. Docente Universitario. Ha scitto La Vitadel Profeta Muhammad (Salvo Edizioni), L'Islam a Napoli (Intra Moenia 2002) e Media e Oriente                                                         (Mursia 2011)


Le mafie sono attori politici e lo jihadismo è funzionale alla legittimazione sociale dei criminali
Il libro spiega tutto questo, partendo dal racconto di piccole storie di cronaca, come i sequestri Urru e i casi “Bonatti” e Calonego-Cacace
Tessere del mosaico del terrore


Si è addestrato nel Sahara libico il 22enne Salman Abedi, responsabile dell’attentato di Manchester, così come hanno frequentato quella zona suo fratello e suo padre, già segnalati per legami con lo Stato islamico (Isis) e al Qaeda nel maghreb. Una regione dalla quale provengono le principali minacce per l’Europa: dall’espansione di Daesh al ruolo delle mafie, dalle attività del Fronte Polisario al ritorno alle armi dei Tuareg. Il deserto del Sahara è un crocevia di traffici di armi, droga ed esseri umani. Rotte carovaniere di un’economia criminale che salda il narco-jihadismo alle mafie internazionali. Con un obiettivo: destabilizzare il pianeta.

Di ciò che accade in questa regione tanto importante, perché è la via che attraversano migliaia di migranti africani ogni giorno per raggiugere l‘Italia tramite la Libia, ne parlano due giornalisti esperti di questioni mediorientali: Massimiliano Boccolini e Alessio Postiglione nel loro libro dal titolo Sahara, deserto di Mafie e Jihad, edito da Castelvecchi . I problemi dell’Italia nascono qui, anche se nessuno ne parla: in un lembo fra deserto e Golfo di Guinea, dove s’incontrano narcos sudamericani, narco-jihadisti e movimenti separatisti.


mercoledì 14 giugno 2017

Renato Fiorito



La biografia di Renato Fiorito
 è stata pubblicata su questo Blog 
il 14 Maggio 2017 in occasione della presentazione del libro Legàmi







...La Palestina era un paese unito.
Ci vivevano in pace ebrei e musulmani.
Dividerlo sembrava impossibile.
Eppure fu diviso e fu guerra
e questa guerra non è mai finita.
Una strada segna il confine inventato.
Il suo tracciato è disseminato di morti...



Dalla postfazione al libro di Manuel Cohen
    
“Non è semplice, non è agevole, non è facile affrontare un tema tanto spinoso, dirimente e divisorio quale è la vicenda israelo-palestinese nel suo complesso. Renato Fiorito si misura con una questione che ha poco o nulla di oggettivo, continuamente soggetta come è alle sovrastrutture del nostro immaginario (di uomini, per giunta, distanti e occidentali); variabilmente segnata, come si presenta o come appare, dalle continue e giustapposte letture di contesto e visioni ideologiche preconcette e unilaterali: di volta in volta filoarabe, filoisraeliane, filoamericane, antigiudaiche, antimusulmane, antimperialiste, colonialiste, filoccidentali, filorientali. Se solo riflettiamo sul recente passato, appare evidente, ad esempio, che mentre gli USA hanno funto da alleato e da spalla, imprescindibile e a prescindere, per Israele, appoggiando in toto le politiche dei governi che si sono vieppiù succeduti, in Italia esponenti dell’intero arco costituzionale si sono mossi apertamente a sostegno dei palestinesi: da D’Alema a Craxi, da Andreotti ad Almirante. La sinistra italiana si è lacerata e divisa (anche) su questo conflitto (risulterà utile, per chi volesse approfondire, il dibattito e gli strappi, in particolare del PCI e del PSI, il saggio di Maurizio Molinari, La sinistra e gli ebrei in Italia, 1967-1993, Corbaccio, Milano 1995); come, negli anni più recenti, la Destra, storicamente antisraeliana, antisionista e antisemita, ebbe uno scarto con la visita di Gianfranco Fini nello stato d’Israele (24 novembre 2003), visita che provocò la rottura con diversi parlamentari ex AN, capitanati da Alessandra Mussolini.

    Si misura, dunque, il nostro autore, con una materia tanto incandescente quanto divisoria. Lo fa attraverso la scrittura in versi, e non è poco. E forse, proprio e solo l’arte, la poesia, possono arrivare a dire la natura e la naturalezza delle cose e degli uomini, possono dirlo nella formularità più scoperta della lingua più assertiva: “Io vorrei solo vivere in pace sulla mia terra. / Né troppo vicino, né troppo lontano dagli altri. / La gente è fatta per vivere insieme”.(Il muro); molto più, e forse meglio di tante disanime sociologiche, di tante ricognizioni geopolitiche, di tanti tentativi di mediazione culturale.…”

martedì 6 giugno 2017

Michela Marzano

Laureata in Filosofia, saggista, scrittrice, docente universitaria, deputato.

Premio Bancarella 2014 con il libro L'amore è tutto. È tutto ciò che so dell'amore edito da UTET


La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia.
Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. ...


Un libro che rispecchia, con profondità di campo ed estrema e tagliente lucidità, il vissuto di una giovane donna priva delle sue origini biologiche a cui fa da contraltare l'amore assoluto di una madre, raccontato con accenti di pura commozione, quanto realistici, nella rappresentazione di un dolore che soltanto la sensibilità di Michela Marzano poteva riuscire ad attraversare. 

Non è una storia sdolcinata, mai, nemmeno quando gli accenti materni si fanno più teneri, e i ricordi più dolci. Non è una storia spietata, mai, nemmeno quando l'ingiustizia della vita e della legge minano la voglia di vivere di una donna dovenemmeno l'amore più grande è riuscito a riparare all'amore mancato. 

È una storia di denuncia sociale che i nostri senatori dovrebbero leggere, tutti. Se non altro per rendersi conto che ogni cosa, se considerata con superficialità perde quel senso che soltanto l'empatia, la delicatezza d'animo e l'intelligenza sono capaci di penetrare. Come ha fatto Michela Marzano, con scrittura d'artista. 

Grazie Michela, grazie di averci rappresentato, citati, ricordati. Grazie di averci dato voce e di averci regalato parole preziose, che sono come squarci di pensiero che ci illuminano tutti.


Emilia Rosati  

Einaudi Editore

domenica 4 giugno 2017

Mariarosaria Riccio

Scrittrice e psicoterapeuta, 
ha lavorato con Jodorowskj ed è stata teacher di biodramma presso l’Istituto di Esalen, Big Sur, California, dove è ambientata la parte centrale del volume.
 Ha pubblicato con Homo Scrivens il romanzo "Al di là della barriera" (2012)


Mattia Converso è uno psicoterapeuta. Il suo
 lavoro consiste nell'ascoltare gli altri,
 aiutarli a conoscersi, esaminarne i casi, a
 volte molto intricati, ma la sua vita felice
 cambia improvvisamente quando Linda, la
 moglie, sparisce senza un motivo. Dove è
 andata? Perché gli nega ogni contatto?
 Dopo la tempesta Mattia non è più lui, 
ascolta ancora gli altri, le loro vicende, ma
 ogni cosa lo riporta a lei.

Editore: Homo Scrivens

Presentazione :
Martedi 6 Giugno ore 18- Napoli, viale Gramsci,19 – Libreria Vitanova
Introduzione di Piero Antonio Toma
dialogheranno con l’autrice Fiorella Franchini e Michele Rossena