Giornalista
pubblicista. Collabora con il quotidiano Il
Denaro e pubblica
con riviste e periodici specializzati tra cui Arte&arte,
MardeiSargassi, Sussurri&Grida. Per oltre dieci anni è stata
direttore editoriale del webmagazine
napoliontheroad. Al
romanzo d’esordio L’Orchidea
Bianca (Il Girasole
1995) hanno fatto seguito I
fuggiaschi di Lokrum (
Marotta 1998),
Nanhai
(Il Mezzogiorno editore 2002), I
Fuochi di Atrani
(Kairòs 2006) per i quali ha ricevuto importanti riconoscimenti in
concorsi e premi letterari. Nel 2013 ha pubblicato undici interviste
nell’antologia Donna
è Anima (Savarese
editore); nel 2014 il romanzo storico Korallion (Kairòs edizioni),
nel 2018 Il Velo di Iside (edizioni Homo Scrivens). E’ membro della
Giuria del Premio Letterario Tulliola-Renato Filippelli. Svolge
attività di ufficio stampa, conduce incontri culturali,
presentazioni letterarie e lezioni di giornalismo.
I
Premio – V
edizione“M:
Grazia Bartalucci” – Roma ,II , 23^
edizione del Premio
“S. Margherita Ligure”- Franco Delpino –
Premio Internazionale “Città di Cava” –
Premio Lett. “La Cittadella” – Piombino ,II Premio – Concorso Europeo di Narrativa “Storie di Donne” – Salerno VIII edizione,III Premio“Città di Pompei” – 26.ma edizione e menzione d’onore – Premio Frontiera Onlus – Roma – VI edizione
Premio Lett. “La Cittadella” – Piombino ,II Premio – Concorso Europeo di Narrativa “Storie di Donne” – Salerno VIII edizione,III Premio“Città di Pompei” – 26.ma edizione e menzione d’onore – Premio Frontiera Onlus – Roma – VI edizione
Un
amore proibito, una congiura contro roma e sullo sfondo i decumani di
Neapolis, i templi di Puteoli e la poderosa flotta romana di Miseno.
Nel
77 d.C. Cassia Livilla, sacerdotessa di Iside, incontra il navarco
della flotta di Miseno, Valerio Pollio Isidorus, e tra i due nasce
un’attrazione intensa quanto sacrilega. A lui confida di avere
udito a Puteoli alcuni stranieri progettare una strage di romani per
il giorno del Navigium
Isidis.
Ben
presto le indagini del navarco condurranno al reale obiettivo. Non il
popolo in festa per l’apertura della nuova stagione della
navigazione ma una tragica, sanguinosa umiliazione per
l’immenso potere imperiale. I sentimenti sembrano soccombere
all’odio e alla vendetta.
Una
storia d’amore e d’avventura che unisce al fascino dell’età
romana le suggestioni del vasto patrimonio archeologico di Napoli e
dei Campi Flegrei.
"Si
appartenevano, ancor prima che l’uno sapesse dell’altro.
Vederla fu amarla, amare solo lei, amarla per sempre."
Cassia Livilla, sacerdotessa di Iside, incontra nei decumani di Neapolis il il capo della flotta romana di Miseno, Valerio Pollio Isidorus. Aveva gli occhi gentili e dal colore diverso.
Vederla fu amarla, amare solo lei, amarla per sempre."
Cassia Livilla, sacerdotessa di Iside, incontra nei decumani di Neapolis il il capo della flotta romana di Miseno, Valerio Pollio Isidorus. Aveva gli occhi gentili e dal colore diverso.
Sulla guancia una cicatrice
profonda......
Una congiura contro Roma e sullo sfondo i decumani di Neapolis, i templi di Puteoli e la poderosa flotta romana di Miseno.
Un amore proibito. "Anch’io ti amo tanto" gli aveva confessato ricambiando quel proibito bacio infinito.
Dall’intera flotta si levò un saluto che echeggiò in tutto il bacino e il cuore del comandante Valerio Pollio Isidoro si riempì di orgoglio e di malinconia. La Classis era sempre stata la sua ragione di vita, prima d’esser ferito dagli strali di Cupido......
Ai suoi ordini un’intera centuria, ottanta uomini che avrebbe condotto per mare e per terra fino alla lontana isola degli Albioni. Quegli uomini avrebbero lasciato famiglie e amici, eppure egli mai aveva pensato che potessero avere un’altra vita fuori dalla Schola.
Mai!!! Fino ad allora.
Una congiura contro Roma e sullo sfondo i decumani di Neapolis, i templi di Puteoli e la poderosa flotta romana di Miseno.
Un amore proibito. "Anch’io ti amo tanto" gli aveva confessato ricambiando quel proibito bacio infinito.
Dall’intera flotta si levò un saluto che echeggiò in tutto il bacino e il cuore del comandante Valerio Pollio Isidoro si riempì di orgoglio e di malinconia. La Classis era sempre stata la sua ragione di vita, prima d’esser ferito dagli strali di Cupido......
Ai suoi ordini un’intera centuria, ottanta uomini che avrebbe condotto per mare e per terra fino alla lontana isola degli Albioni. Quegli uomini avrebbero lasciato famiglie e amici, eppure egli mai aveva pensato che potessero avere un’altra vita fuori dalla Schola.
Mai!!! Fino ad allora.
edizioni
Homo Scrivens
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