lunedì 26 agosto 2019

Christopher Legrady





Christopher Legrady da ragazzo sognava di essere molte cose, ma di certo non uno scrittore.
Sin dai tempi della scuola è sempre stato un tipo con la testa tra le nuvole, sempre a sognare ad occhi aperti e costruire mondi impossibili nella sua mente. Conclusi gli studi si è ritrovato a guardare di più se stesso e a scoprire una passione che lui stesso non aveva capito di avere finché, quasi per gioco, non si è messo alla scrivania con carta e penna e ha cercato di rendere un po’ più reale ciò che viveva solo nella sua testa. Ora ha venticinque anni e vive a Budapest, in Ungheria.







Il cielo limpido e luminoso, Raech ed Ashlee della specie dei cinerei, stanno volando sopra la foresta. L’improvvisa carenza di animali e la scoperta di un attacco degli umani a un loro villaggio, li mette in allarme. Forti e impavidi decideranno insieme ad altri cinque amici di specie diverse di scoprire cosa sta succedendo. Raech, Ashlee, Jessie, Elizabeth, Tommy, Max e Sarah scopriranno villaggi distrutti e nuovi robot creati dagli umani. Lotteranno contro belve feroci. L’autore ci trasporta in un mondo straziato a metà: da un lato la foresta verde e lussureggiante abitata dai cinerei, dagli erborei, dagli acquatici e dai nocturni e dall’altro la foresta di pietra e metallo degli umani. Un romanzo di genere, avvincente e avventuroso, un viaggio alla scoperta di se stessi, oscuro e rivelatore. Un’opera visionaria in cui si affronta soprattutto un grande tema: 
la paura dell’altro, del diverso.

Le sembrava quasi che dicessero: Siamo i soli degni di esistere”.
Si chiese come facessero gli umani a vivere isolandosi dal mondo in quel modo: allontanavano tutto e tutti con la violenza, per poi barricarsi dietro a quelle alte mura. L’unica cosa per cui c’era spazio erano essi stessi. Lo trovava un atteggiamento
 egoista e vanitoso.

Europa Edizioni

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