Vive dal 1986 in Germania, è corrispondente per «QN» («Il
Giorno», «Il Resto del Carlino», «La Nazione») e Italia Oggi e
ha seguito, giorno dopo giorno, gli avvenimenti lungo il Muro e
nell'Europa dell'est.È autore di diversi romanzi e saggi, tradotti
in Germania, Francia, Spagna. In Germania è uscito Guida per amare i
tedeschi, Anleitung die Deutschen zu lieben (Argon e Goldmann),
Complotto Reale (Bertelsmann), In difesa delle donne rosse (Argon),
Hundert Zeilen e Berlin liegt am Mittelmeer (Avinus Verlag).Il suo
dramma “C'era un muro” è andato in scena a Prato.
Il
13 agosto 1961 nacque il Muro che divise Berlino e il mondo, e prese
tutti di sorpresa. In realtà, tutti tirarono un sospiro di sollievo.
Non si sarebbe tornati a morire per Berlino. Da quel giorno, si
iniziò a morire a Berlino.
La
storia del muro di Berlino è la storia della Guerra fredda, dalla
sconfitta del Terzo Reich, dal ‘45 a quasi la fine del XX secolo.
La barriera in cemento di pessima qualità tagliava una metropoli di
tre milioni di abitanti e come una cicatrice segnava il nostro mondo,
e ciascuno di noi.Ed è una storia di uomini e di donne, divisi dal
muro. Non solo a Berlino. Quanto a lungo resiste un amore se non ci
si può vedere? E una nazione, un popolo, rimane unito se è diviso
per quasi mezzo secolo? Persino la lingua lentamente cambiò al
momento del crollo nel 1989 già esisteva un vocabolario per
intendersi tra tedesco dell’Ovest e tedesco dell’Est. Parole
contaminate dal russo da una parte, dallo slang americano dall’altra.
Due parti separate dal muro che si allontanarono anche nel tempo.
Berlino Ovest era una vetrina della società opulenta e moderna.
Berlino Est imprigionata nel passato, agli anni Cinquanta,
silenziosa, respirava un’altra aria, impregnata di carbone e di
benzina mal raffinata. Nel libro si parla molto di spie, di uomini e
donne che tradivano, giocavano su due fronti, per amore, per denaro,
per vendetta o rivalsa, spesso non sapevano neanche loro il perché.
Era la condizione in cui si viveva, costretti ogni giorno a dover
compiere una scelta. Se la scelta era impossibile, si cadeva in
trappola.
Diarkos Editore
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