Giacomo
Pilati giornalista e scrittore, è nato a Trapani nel 1962. I suoi
romanzi sono: Le Siciliane (Coppola), Le altre Siciliane (Coppola),
La città dei poveri (Il Pozzo di Giacobbe), Minchia di re (Mursia),
Sulla punta del mare (Mursia), Le nuove Siciliane (Di Girolamo),
Morsi d’Italia (Tarka). Nel 2009 da Minchia di re è stato tratto
il film Viola di mare in concorso al Festival internazionale del
cinema di Roma, e un monologo messo in scena in diverse parti del
mondo da Isabella Carloni. I suoi libri sono stati pubblicati in
Francia, Stati Uniti, Russia. Collabora con diversi giornali. Si è
aggiudicato due volte il Premio nazionale di giornalismo Giuseppe
Fava.
“Poi,
a un tratto, l’aria diventa un’altra cosa. Trasparente, liquida.
Non si vede più. E allora arriva il momento di tirare fuori le
parole. Per vestire l’innocenza perduta e darle un senso. Per
provare a soffiarci dentro ancora una volta. E mettere ordine a tutta
quella passione che il vento ha portato via “
Un
prezioso elogio dell’infanzia. Un romanzo civile e personale
intriso di emozioni scolpite nel cuore. Una lettura autobiografica
del passato, tra desideri e delusioni: il terremoto del Belice, il
primo viaggio in ascensore, la scoperta del mare, la testa fuori dal
tettuccio della Cinquecento, il telefono con il lucchetto, le
sigarette alla menta, le feste in casa, i primi turbamenti, il
servizio militare… Poi la realtà assume altre direzioni e la
cronaca degli avvenimenti diventa inesorabilmente la storia. Trapani
è il luogo del racconto, dove gli eventi drammatici diventano
emblema delle storture del mondo, delle ingiustizie: l’omicidio del
giudice Ciaccio Montalto, la strage di Pizzolungo, il Coordinamento
antimafia, Mauro Rostagno. Una scrittura che si fa intima e racconta
tra le righe i vizi e le abitudini della provincia siciliana, ma
anche le sensazioni spesso inconfessabili della quotidianità.
Da oggi in libreria
Imprimatur Editore
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