Francesco Comina, 50 anni, scrittore e giornalista professionista, coordinatore del Centro per la pace del Comune di Bolzano.
Per Il Margine ha pubblicato Il monaco che amava il jazz. Testimoni e maestri, migranti e poeti (2006), Sulle strade dell’acqua. Dramma in due atti e in quattro continenti (2008), Il cerchio di Panikkar (2011), con Eduardo «Mono» Carrasco Inti Illimani. Storia e mito (2010); con Luca Bizzarri ha curato il libro di Ágnes Heller I miei occhi hanno visto (2012). L'ultimo suo libro per la Meridiana è su Oscar Romero, "Oscar Arrnulfo Romero, martire per il popolo"
"Don
Tonino Bello, come Martin Luther King, aveva un sogno. Sognava un
mondo senza guerre e una società senza sfruttatori e oppressi. Non
avrebbe però mai sognato che un papa sarebbe andato in Puglia, a
riconoscere la sua voce profetica, come Francesco nell’aprile 2018.
Dal Luogo-non luogo che i vivi possono sognare ma non vedere, Tonino
dunque fa festa insieme alle anime che abitano un aldilà dove
finalmente non c’è più sangue né violenza né prepotenza, ma
tutti gli spiriti sono attraversati e riempiti dalla luce amorosa di
Dio. Così nasce questa visione sul sentiero di Isaia, il profeta
delle spade trasformate in falci di pace. Da Maria Maddalena a
Francesco d’Assisi, da Kapuściński a Sophie Scholl, da Anne
Frank ad Alex Langer, cantano i beati. Quelli che hanno avuto la
forza di sognare"
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