Pier Paolo Dal Monte,Chirurgo,
già autore di numerose pubblicazioni scientifiche e coautore di
libri di argomento chirurgico e di bioetica, è membro del Consiglio
direttivo della Fondazione Chirurgo e Cittadino. Editorialista del
blog de «il Fatto Quotidiano», ha pubblicato nel 2013: L’allucinazione
della modernità. Scrive sul blog ilvelodimaya.org.
Il Pedante, noto Blogger "misterioso" coautore del libro Immunità di legge - i vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza
Il Pedante, noto Blogger "misterioso" coautore del libro Immunità di legge - i vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza
“
Una
lucida e preoccupata analisi dell’uso distorsivo e improprio della
scienza fatto da alcuni esperti nella recente querelle esplosa
a proposito della obbligatorietà delle vaccinazioni imposta con
decreto legge”
(Dalla
prefazione di Giancarlo Pizza, presidente dell’Ordine dei medici
chirurghi e odontoiatri di Bologna)
Il
7 giugno 2017 è entrato in vigore il “decreto vaccini” che ha
reso obbligatorie dodici vaccinazioni per l’età pediatrica (poi
ridotte a dieci), pena l’esclusione dagli asili e sanzioni
pecuniarie per igenitori.
Il
decreto è stato emesso sull’onda dell’allarme seguito al calo
delle vaccinazioni, di alcuni decessi causati dal morbillo e della
crescente esposizione mediatica dei cosiddetti “no-vax”. Ma
l’allarme era giustificato in quelle proporzioni?
Già
prima del provvedimento, a non vaccinare i propri figli era una
sparuta minoranza e le malattie più gravi contro cui ci si vaccina
erano sparite nel nostro Paese.
Intervenire
estendendo e rinforzando l’obbligatorietà è stata la scelta
giusta? E costringere i medici ad accettare senza condizioni il nuovo
calendario vaccinale, anche con la minaccia della radiazione, ha
giovato all’autorevolezza e all’indipendenza della professione
sanitaria?
Che
cosa implicano, dal punto di vista etico e politico, queste
imposizioni?
Portando
l’analisi dalla situazione italiana a quella internazionale dei
mercati farmaceutici e della regolazione, gli autori denunciano la
tendenza a ridurre la complessità e l’evoluzione delle conoscenze
scientifiche a verità dogmatiche con cui dividere, discriminare e
governare la società.
Nel
caso dei vaccini e della salute, come già in quello dell’economia
e delle politiche contemporanee in generale, la presunta natura
“tecnica” e “inevitabile” delle decisioni erode sempre più
pericolosamente gli spazi della democrazia.
Imprimatur Editore
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