lunedì 3 giugno 2019

Veduta Leopardi






VEDUTA LEOPARDI



Da un'idea del Poeta Costanzo Ioni

Da Giovedì 6 Giugno 2019 ore 

18,00 e i tre Giovedì successivi

1 commento:

  1. A LEOPARDI “Qui passo gli anni, abbandonato, occulto,
    senza amor, senza vita...”
    (Canti: Ricordanze vv. 38-39)
    Forse, Giacomo,
    per te la deformità non è stata un danno:
    nella penombra decalcificata
    del tuo studio che ti ha piegato le ossa,
    hai potuto solcare oceani di anime...
    E tante ne hai raccolte nei casseri del cuore,
    da Virgilio a Dante, da Petrarca a Tasso e ad Alfieri,
    riempiendotene le stive d'ideali
    scoppiati e spenti in Moti soffocati da Chiese e Troni,
    che ogni porta t'hanno sbattuto in faccia.

    Forse, Giacomo,
    per te non è stato un danno la solitudine:
    per te che spostando i broccati d'oro dalla tua finestra
    vedevi la gioia delle piazzole del tuo borgo
    rimbalzare in faccia al tuo palazzo.
    Ma a te un' allodola la vita cantava nel cuore;
    la Luna nel buio ti donava lacrime d'oro
    e tra le stelle dell'Orsa hai vagheggiato felicità arcane;
    tu rannicchiato così piccolo
    all'ombra della siepe d'un monte,
    hai potuto stenderti l'infinito sull'anima.

    Giacomo, forse
    per te non è stata un danno la mancanza d'amore,
    anche se tu sognavi l'amante compagnia
    come Guido, Lapo e Dante presi per incantamento.
    Né Gertrude, né Teresa, né Fanny t'hanno voluto amare,
    ma in Silvia, Aspasia e Nerina
    più grande dell'odore della carne è stato il tuo sogno d'amore.
    Giacomo, molti abbiamo avuto salute e amore,
    ma la bolla degli anni già li ha dissolti.
    Tu, Giacomo, nel gorgo d'una infelicità agrodolce,
    tutto il mondo hai risucchiato, tutte le donne,
    che piangono e cantano ancora la tua vita.

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