Nato
in Libano, candidato al Premio Nobel per la Pace, insegnante presso
l’Università
di Pavia, ha pubblicato numerosi libri e bestseller tra gli altri per
Mondadori, Rizzoli, Piemme
e Fabbri Editore, che gli sono valsi numerosissimi premi e riconoscimenti. La sua
traduzione
di Le mille e una notte ha suscitato l’interesse del mondo
letterario. Da anni diffonde
l’arte
della narrativa e della saggistica nelle scuole e nelle università
italiane ed estere. Per
Imprimatur
ha curato Donne che urlano senza essere ascoltate, una
raccolta di scritti di Khalil
Gibran
(2016), con il quale ha vinto il Premio Juan Montalvo per la
narrativa 2017. È presidente
onorario
del Premio internazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli.
Il
terrorismo è il morbo dell’umanità,
è
l’arma letale di coloro che seminano
l’odio,
la violenza, l’atrocità, l’orrore
nei
cuori dei deboli, degli inermi…
Abbracciamo
i libri e le matite al posto delle armi,
gettiamo
le armi e la paura nel pozzo del nulla
Dal
candidato al Premio Nobel per la Pace 2017.
È
un costruttore di ponti, Hafez Haidar.
Per lui
la cultura è «mezzo
salvifico
che racchiude la bellezza, la
saggezza,
l’amore sconfinato».
E'
tra i maggiori studiosi a livello mondiale delle
religioni monoteistiche.
Questo
libro nasce dal dialogo con i suoi
studenti,
ai quali, attraverso
il racconto del
Corano
e della vita di Maometto, vuole insegnare che il
fondamentalismo
islamico non è che una spaventosa deriva
dell’Islam.
E
nasce dal fanatismo, dall’ ira, dall’ ignoranza e dagli
interessi
economici.
Un
messaggio concreto per «abbattere i muri della diffidenza,
dell’odio
e della violenza».
Imprimatur Editore
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