Emilia
Rosati, nata a Napoli, mamma di due figli e nonna di una nipotina ,
ha studiato filosofia ed è stata Direttrice didattica in Piemonte e
Toscana per poi tornare, una volta in pensione, nella sua amata città.
Ama raccontare storie che
riguardano diritti umani trascurati e non rispettati e Frammenti
ricomposti – Storie d'amore e di giustizia è la sua
storia.
E' la storia di Emilia Rosati, donna tenace e
coraggiosa che assieme ad Anna Arecchia , legate da una storia
comune, intraprende un viaggio complicato, difficile fondando un comitato nazionale e coinvolgendo
oltre quattromila persone con storie simili.
Dopo
alcuni anni di battaglie , il comitato sbarca in Parlamento con ben
otto proposte di legge coinvolgendo parlamentari di diversi
schieramenti per il riconoscimento del diritto alla conoscenza delle
origini biologiche.
La
bella prefazione al libro è dello scrittore Tiziano Scarpa della
quale ne pubblico una parte :
...Mi ha detto che aveva letto il mio libro, e lo avevano letto anche altre sue amiche e amici che facevano parte di un’associazione che non conoscevo: un gruppo di persone che si stavano battendo perché venisse riscritta una legge ingiusta, che impedisce a chi è stato abbandonato alla nascita di avere almeno una possibilità di conoscere l’identità della propria madre biologica.
Sono stato invitato a una loro riunione, a Napoli, e ho conosciuto un mondo.
«Sento come un buco qui», è stata la frase più ricorrente che mi dicevano, segnandosi un punto sotto lo stomaco, quando mi parlavano della sensazione che provavano pensando alla loro madre sconosciuta. Va anche detto che si consideravano persone contente della loro vita: per quanto ho potuto intuire, avevano un lavoro soddisfacente, una famiglia, spesso dei figli, erano state cresciute con amore dai genitori adottivi. Un po’ come dice la protagonista di questa storia: «Avevo avuto un cognome, una casa, giocattoli, la scuola che amavo, avevo avuto capricci soddisfatti, vestitini eleganti, la vita comoda, vacanze, mare, amiche, amore. Non c’era niente da recriminare, e niente chiedevo, se non di conoscere il mio passato».
Insomma, il buco sotto lo stomaco non dipendeva da un’eventuale scontentezza per la loro situazione attuale. Era qualcosa di primario, che andava al di là delle circostanze, e veniva prima di tutto. Con grande generosità, alcune di loro mi dissero di avere letto con partecipazione il mio romanzo, e di essersi ritrovate nei sentimenti della protagonista.
La signora che mi invitò a quell’indimenticabile giornata è l’autrice di questo libro. Dopo quell’incontro, in maniera intermittente e a distanza, ho cercato di mantenermi informato sulle sorti delle proposte di cambiamento di quella legge crudele.
Vi chiedo scusa di questa premessa personale, ma serviva a farvi capire a che titolo, e per quali precedenti io mi trovi adesso ad avere l’onore di scrivere qualche parola di introduzione a questo libro, che è il mio modo di dire grazie alla sua autrice per averlo scritto.
I
cerchi
Immaginate
un sasso che cade in acqua. Si formano dei cerchi sulla superficie,
si allargano, si disperdono. Ora invece immaginate che quei cerchi
vogliano tornare indietro, alla ricerca del loro centro. Perché
questa, in un certo senso, è la storia incredibile che leggerete qui
dentro. Io cercherò di descrivere soltanto alcuni di quei cerchi,
partendo da quello più esterno, e in un certo senso anche il più
esteriore.
In
vendita :
Napoli
– Libreria Feltrinelli Piazza dei Martiri.
Sito
IBS : https://www.ibs.it/search/…
Maria Pia Orsinelli
RispondiEliminaGrazie Antonio
Emilia Rosati
RispondiEliminaGrazie...fino a che non inventino una parola più capace di esprimere quello che sento!
Grazie a te per esserti raccontata e dando un ulteriore contributo alla battaglia di civiltà e giustizie che sostenete con ogni forza.
EliminaAntonio Salzano
Antonella Verderame
RispondiEliminaGrazie !!!