Carlo Fedele nasce a Napoli nel 1957. Egli stesso si definisce un “partenopeo doc” essendo nato alla Riviera di Chiaja a due passi dal lungomare Caracciolo e dall’antico cavalcatoio reale (l’attuale Villa Comunale) in uno di quei vicoli dove “nun sponta maje ‘o sole” ma ricco di varia umanità laboriosa ed ingegnosa. Pur se di famiglia che all’epoca si poteva definire proletaria e numerosa (lui, settimo di nove figli…), riuscì con merito a raggiungere le soglie dell’università pur senza avere la fortuna di laurearsi per le difficili (e spesso tristi) vicissitudini familiari. Fin da bambino amava metter nero su bianco i suoi pensieri fino ad inventarsi “poesie” con l’ingenuità della fanciullezza al solo cospetto di un elemento naturale o di un fatto di vita, spesso meravigliando per maturità e sensibilità.
Da adulto, questa passione non è mai venuta a mancare e, tra i primi blogger in Italia, l’ha riversata sulle pagine virtuali che nel tempo ha creato, circondato da una decisa schiera di estimatori.
Ha collaborato alla stesura dei testi di brani musicali (una sua poesia è incisa dal maestro Gianni Lamagna) e di opere teatrali in lingua napoletana per conto di appassionati e videomaker locali.
Nella Terra dei Fuochi nun se vere mai 'a Luna
Testo di Carlo Fedele - Musica di Gianni Lamagna
Si decide a pubblicare il suo primo libro di poesia Se qualcuno cercasse di me...,con la prefazione di Samuele Ciambriello, lottando contro una resistenza ideologica durata anni perché Carlo Fedele sostiene che“la cultura non è proprietà di nessuno ma strumento di crescita per tutti”.
Ha curato un sito web dedicato alla storia della musica napoletana classica.
Nei suoi versi si respira l'aria del grande Viviani, una poesia che coinvolge e trasmette emozioni uniche, capace di toccare direttamente il cuore di chi la legge.
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